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Channel: Elvis Lucchese – La Terra del Rugby – Veneto blog
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Villepreux a Treviso, Stransky a San Donà. Che ritorni!

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Pierre Villepreux a Treviso (e dintorni), Joel Stransky a San Donà di Piave. Nel giro di pochi giorni il rugby veneto accoglie due grandi personaggi del panorama mondiale, protagonisti del nostro campionato agli inizi degli anni Novanta.

Il numero 10 sudafricano fu il faro di un ambizioso Panto San Donà nella stagione 1992-1993, quando il Benetton Treviso difendeva il titolo conquistato nel giugno precedente al Plebiscito di Padova sul Rovigo, con in panchina proprio Villepreux.

Il campionato viveva ancora delle forti rivalità di campanile venete. Era un torneo di grandi stelle straniere e al contempo, per una coincidenza storica, un concentrato delle migliori aperture del mondo. Stransky arrivava a fare compagnia a Michael Lynagh e Naas Botha, ma anche a Stefano Bettarello (allora a Casale), Luigi Troiani, un emergente Diego Dominguez, l’altro sudafricano Cameron Oliver al Petrarca…

Dopo l’esperienza italiana approdò agli Springboks coronando la sua carriera con la prestazione nella finale dei Mondiali 1995 ed il celebre drop del successo ai supplementari. Oggi è un affermato imprenditore e, a tempo perso, commentatore per la televisione sudafricana SuperSport. In questa veste arriva a Padova in occasione di Italia-Sud Africa ma prima, venerdì sera, a San Donà si troveranno per una rimpatriata una cinquantina fra giocatori, dirigenti, allenatori (in panchina c’era Corrado Trame) e simpatizzanti di quel Panto.

L’appuntamento con Villepreux è invece per lunedì sera.

All’Auditorium Stefanini di Treviso il francese parlerà del “Futuro del rugby e del gioco” in un evento di Akka Rugby, che già organizza gli stage estivi di “Pierrot” ispirati al concetto cardine di plaisir du mouvement.

Villepreux mantiene forti legami con la Marca trevigiana e in particolare con Villorba, un club che non a caso sta attualmente sviluppando uno dei più interessanti progetti a livello giovanile e nel quale operano i tecnici animatori di Akka, come Sergio Zorzi e Bepi Zanatta. Martedì e mercoledì prossimi Villepreux sarà anche in campo con le squadra dei “Ricci”.

Alle spalle ricchi successi da giocatore, da tecnico è stato uno sperimentatore e un rivoluzionario, un autentico maître à penser. Con lo Stade Toulousain degli anni Ottanta cambiò il modo di concepire il gioco proponendo un rugby totale ed eclettico, che liberava la fantasia del giocatore. Più di un’idea tecnica si trattava di un metodo (Villepreux continua a sentirsi soprattutto un educatore), quasi di una filosofia, di una visione del mondo: del rugby di movimento in Italia si innamorarono in molti, inevitabilmente anche con eccessi e travisamenti.

Ad un anno dal Mondiale e con le rapide – e incerte – evoluzioni attuali, ascoltare lunedì Villepreux sarà certo illuminante.

 

“La terra del rugby” è su Facebook: https://www.facebook.com/terradelrugby.

Twitter: @elvislucchese


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