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Channel: Elvis Lucchese – La Terra del Rugby – Veneto blog
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Il bello del primo Benetton a Monigo (con il nodo della preparazione atletica)

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Fra i tifosi biancoverdi c’era molta curiosità (e pure qualche scetticismo) attorno all’esordio stagionale a Monigo del Benetton, una squadra nel pieno della rifondazione e apparsa nelle amichevoli estive ancora un cantiere aperto. Il match contro il Munster, perso 10-21, ha confermato che di cantiere si tratta. Ne è pienamente consapevole anche il club. «Avremo un’identità definita solo da metà ottobre in poi», aveva messo in guardia fin dalla vigilia il presidente Amerino Zatta.

Ma le note promettenti sono più d’una. Fra i volti nuovi, è risultata una piacevole sorpresa la prova di Simone Ragusi, andato anche in meta proprio sotto gli occhi del compagno Lucchese (si vede nella foto da benettonrugby.it). L’estremo milanese, la scorsa stagione a Rovigo in Eccellenza, ha avuto qualche difficoltà nei palloni alti ma nel complesso si è dimostrato all’altezza del salto di categoria.

A guadagnare gli applausi dei 3.500 tifosi biancoverdi, oltre alla meta, è stata una mischia alla mezz’ora del primo tempo, quando la prima linea del Munster è stata costretta a “stappare” e a concedere il calcio di punizione al Benetton.

Una bella iniezione di fiducia per un reparto rivoluzionato. Sulla mischia ha lavorato in precampionato Vittorio Munari mentre ora del compito di assistente-allenatore è incaricato Franco Sbaraglini. Ma “Trompis”, bloccato per accertamenti per una lesione alle vertebre, confida sempre di poter tornare in campo.

Meritato il riconoscimento di man of the match a Matteo Muccignat (sottotitolo da film di Elio Petri: la classe operaia va in paradiso). Il simpatico pilone pordenonese ne era giustamente soddisfatto, sabato sera in casetta. “Mucci” è al Benetton da tredici stagioni fra juniores e prima squadra, ma nei quattro anni di Pro12 aveva giocato solo 14 partite da titolare guadagnando solo nella scorsa stagione un minutaggio regolare. Cresciuto in silenzio, con grande forza di volontà e spirito di sacrificio, quest’anno  potrebbe rivelarsi un “acquisto” importante per Treviso. E non è detto che in futuro non venga impiegato anche a destra.

Ma il man of the match sarebbe potuto andare pure a Riccardo, il tifoso che ha passeggiato per la tribuna con il cartello “Sto per sposarmi” raccogliendo ingiurie e sfottò. Ha fatto divertire Monigo, oltre ai compagni che si scaldavano per l’addio al celibato.

Umberto Casellato in conferenza-stampa ha anche voluto sottolineare l’apporto di Corniel Van Zyl. «La nostra meta è nata da una giocata da rimessa voluta da Corniel, studiando in settimana i video della difesa irlandese», ha detto l’allenatore, «lo ringrazio il contributo in campo, dobbiamo amministrarlo e doveva giocare solo 30 minuti, poi ha stretto i denti per tutta la partita».

Van Zyl, che compierà 35 anni il prossimo 27 gennaio, oggi è anche il tecnico delle touche nello staff biancoverde. Dopo l’intervento all’anca dell’esatta 2013 lui stesso aveva parlato di un imminente ritiro. In questa stagione invece eccolo di nuovo sull’erba di Monigo. «Anca è vecchia, testa è giovane», sintetizza con il tipico accento il sudafricano, capitano venerdì.

Pronto al rientro già da sabato a Llanelli c’è comunque Antonio Pavanello. La nota dolente arriva proprio dalla condizione fisica della squadra, che contro il Munster è apparsa ancora nettamente “imballata”, priva di reattività. E intanto alla seconda giornata il Benetton si ritrova già con una quindicina di giocatori indisponibili a causa spesso di problemi muscolari. O si organizza una gita a Lourdes, città peraltro di gloriosa tradizione rugbistica, oppure si considera seriamente il fattore della preparazione atletica.

La scorsa stagione vide i biancoverdi finire il torneo in evidente condizione di stanchezza ed a pagare fu Fabio Benvenuto, veterano a Treviso. Il responsabile della preparazione atletica del Benetton è ora l’ex tallonatore di Calvisano e Treviso Giorgio Intoppa, il cui credo è il lavoro durissimo in palestra. Casellato ha comunque chiarito nel dopopartita: «No, non siamo freschissimi sul piano atletico ma praticamente siamo in pre-season, il Munster mi è parso più o meno nello stesso stato di forma. La condizione è quelle di squadre che sanno di avere ancora sette mesi di partite davanti, stiamo comunque diminuendo i carichi di lavoro».


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